Schiavo di tutti

scritto da Pierino - 18/4/2020

Non so ancora come sia successo esattamente. Non sono gay, mi sono sempre piaciute le ragazze, eppure a causa di una notte folle, sono passato da ragazzo normale a essere la troia di tutti i miei amici. Lasciatemi spiegare come.

Mi chiamo Piero. Circa un mese fa ero a casa del mio amico Lorenzo, siamo entrambi al liceo. Ho 18 anni e Lorenzo ha appena compiuto 19 anni, sta per prendere la maturità. Lorenzo è uno di quei ragazzi ultra virili appassionati di figa, calcio e motori. Ha solo 19 anni ma assomiglia già a un uomo maturo. È alto, scuro, peloso e coperto di muscoli. È un grosso problema per la squadra di calcio, perché trascura gli allenamenti per andare a donne e per locali. Inoltre ha la passione dei rave e delle droghe. Io d’altra parte, sono più magro. Ho un fisico tonico, sono glabro perché a causa della squadra di nuoto sono obbligato a depilarmi, capelli biondi arruffati, gran bel culo mi è stato detto, diciamo che non passo inosservato. Non come Lorenzo ma ho avuto anch’io la mia buona dose di gnocca. Almeno prima.

Dovevamo andare a un fantastico rave party in una vecchia fabbrica dismessa, ma qualche stronzo che non era stato invitato si è sentito in dovere di chiamare i carabinieri, appena arrivati erano già lì che portavano via un po' di gente e mandavano via gli altri. Fine maggio, sabato sera, fa fottutamente caldo, e siamo bloccati nel seminterrato dei genitori di Lorenzo a guardare film. Se non altro aveva una tonnellata di erba.

Di solito fumare mi fa venire voglia di scopare, ma riesco a nasconderlo bene. Comunque siamo entrambi perfettamente etero, quindi non ero preoccupato che Lorenzo facesse qualche stronzata. Avevamo anche due pasticche comprate apposta per la festa, ci avevano detto che ci avrebbero fatto sballare per tutta la notte. Quindi guardavamo un orrendo film, aspettando che le pillole prendano il via in modo da poter scrollarci di dosso la depressione, quando Lorenzo ebbe una “brillante” idea.

“Ehi Piero, facciamo uno scherzo a mia sorella.” Lorenzo e sua sorella Michela si detestavano cordialmente e neppure a me stava troppo simpatica. Quindi usciamo dal seminterrato e andiamo nella sua stanza. Siamo tranquilli perché i suoi genitori dormono. La sua stanza è vuota, è a casa di un’amica. “Indossiamo un paio di mutandine ciascuno, sudiamo per tutta la notte, le rimettiamo prima che torni a casa, poi la prossima volta che apre il cassetto annuserà il profumo delle nostre palle!”

“Mettermi mutandine da donna? Manco per il cazzo!” Ma Lorenzo ha un modo tutto suo per convincermi a fare cose che sembrano pazze. Mi dice che sono un pollo e che se non me le metto è perché ho paura che possa piacermi, inoltre quella stronza di Michela ha detto più di una volta che le sembro una checca e devo assolutamnete fargliela pagare. Io sono fatto come una pigna, rido, acchiappo un perizoma rosso e vado a indossarlo in bagno. Poi torniamo giù in sala.

Fumiamo altra erba e Lorenzo decide di vedere un porno. Mi sento un po ‘a disagio, ma chi direbbe di no a un porno con Selen? Quindi lo guardiamo, è davvero arrapante. Lorenzo si toglie la camicia. Dannazione, ha un torace enorme, ed è così peloso, così maschile, certo … ma sono troppo fatto. Dopo dieci minuti che ci togliamo entrambe le magliette. Lorenzo toglie anche i pantaloni e, come sempre, seguo il suo esempio. Solo due ragazzi etero che guardano un porno, ma noto l’enorme rigonfiamento di Lorenzo attraverso il suo sospensorio, dannazione quella cosa deve essere enorme, aspetta … indossa i boxer!

“Che cazzo !? Allora non hai messo le mutandine di tua sorella” Indico la sua biancheria intima.

“HA HA HA HA HA HA HA HA HA, no, ho pensato di riservare a te l’onore! Fregato!!”

Sono arrabbiato e umiliato, ma torno al film. Selen sta limonando con la sua amica, una biondona dalle tette enormi, mentre un nero gigante la stantuffa in culo il cazzo più grande che abbia mai visto. Lorenzo ride. “Guarda che bestia! Scommetto ti piacerebbe!” Tento una timida protesta, ma sono troppo fatto.

Lorenzo fa un tiro dal bong e si tira giù i boxer. Un mostro, saranno più di 20 cm ed è solo barzotto, la cappella è enorme. Se lo sta menando davanti ai miei occhi, diventa sempre più grande! Mi giro e guardo il film, cercando togliermi dalla testa il grande balzo di Lorenzo.

Lorenzo sta accarezzando il suo cazzo, che diventa sempre più grosso e duro. A guardare quella nerchia enorme mi sento minuscolo, inizio ad accarezzare pateticamente il mio pene. I miei 12 cm sembrano così inadeguati. Restiamo mezz’ora a guardare il film.Il mio cazzo è così duro che fa male e non posso venire. È così frustrante che stiamo impazzendo. Dev’essere l’effetto combinato di porno, erba e pasticche, non stiamo pensando chiaramente. Mi alzo per prendere la crema per le mani e sorprendo Lorenzo a fissarmi il culo.

“Ehi amico, lo sai che hai un gran bel culo! Probabilmente quelle mutandine stanno meglio a te che a mia sorella.”

“Vaffanculo.”

“Non essere maleducata signorina. Invece di stare lì a sgrillettarti, perché non vieni a vedere com’è fatto un cazzo vero?”

“Non sono gay, io il tuo cazzo non lo tocco” Però mentre guardavo quel grosso cazzo nodoso sentivo salire l’eccitazione. Merda, che cazzo c’era in quelle pasticche?

“Va bene scusa, dai vieni solo qui e siediti sulle mie ginocchia!” Anche da bambini quando eravamo soliti condividere un posto nel furgone sulla strada per le prove di calcio. Allora però indossavamo i pantaloni

“Senti, hai detto che non sei gay, vero? Allora non dovrebbe farti effetto venirti a sedere qui, giusto?”

Come ipnotizzato, mi alzo e vado a sedermi vicino a lui. Che mi prende? Sono veramente troppo fatto!Improvvisamente mi afferra i fianchi. Mi siedo sulla suo enorme erezione, che mi preme sul buchino. È così grande e potente sotto di me.

“Ecco qua, troia.” Geme.

“Questa è stata una tua idea, non chiamarmi troia.”

“Zitta troietta. Guarda il porno.”

Mentre guardo enormi tette dondolare avanti e indietro in TV, comincio a dondolare avanti e indietro sul suo cazzo. Lorenzo sta gemendo. Mentre il mio culo sudato scivola su e giù per il suo cazzo, comincio a godermi la sensazione, i suoi umori lubrificano il mio buco, devo fermarlo. Lorenzo dice “Da bravo, rilassati” e inizia a spingere il suo palo proprio nel mio buco del culo.

“Lorenzo .. eh?” Ma lui non si scompone, continua a forzare l’enorme cappella nel mio stretto buco vergine. “Lorenzo, no!” La cappella entra

“Mi dispiace amico, sono troppo arrapato. Rilassati.”

“Tiralo fuori, Lorenzo! Ugh, è enorme, ti prego tiralo fuori.”

“Solo un minuto, ho solo bisogno di sentirlo lì dentro. Ti assicuro che… oh, ooh dio che goduria. Sei proprio una zoccola.”

Le ginocchia mi cedono e il suo cazzo mi entra dentro completamente.

“Oh dio no! Che bastardo! Tiralo fuori Lorenzo. Toglimi il cazzo dal culo, non voglio!”

“Fottiti frocio, so che ti piace, ne ho bisogno!”

Le mie palle sudate sono sopra le sue, ed è completamente dentro di me, restiamo lì fermi per un po’. Sta violentando il suo migliore amico.

“Avanti, guardiamoci il film.” Dice casualmente, dato che non ha solo forzato il suo cazzo nel culo. Come se non fosse ancora lì!

“Ugh, sei così grande.” Mi sto abituando ad avere il suo cazzo dentro di me. Continuiamo a guardare la donna che geme mentre la sfondano, mi rendo conto di essere diventata io quella donna, oh dio. Lorenzo si sdraia sulla schiena mentre resto impalato sul suo cazzo, troppo spaventato per muovermi.

Lorenzo inizia a spingere coi fianchi verso l’alto, all’inizio lentamente.

“Smettila, oh Gesù.” Comincia a spingere sempre più velocemente. È così strano, lo imploro di smettere e lui per tutta risposta senza uscire mi mette a pecora e mi sculaccia violentemente. Non sarei sorpreso se mi lasciasse lo stampo della mano. Inizia a spingere come un pazzo, come un animale selvaggio. Il mio pene, che prima si era afflosciato, riprende vigore mentre colpisce qualcosa in profondità dentro di me, godo come se mi facessero una sega, ma non ci sono mani sul cazzo. Anzi, è meglio, molto meglio. Con questa strana nuova sensazione, guardo il porno sullo schermo e inizio a divertirmi. Sono distrutto, umiliato, ma sto godendo.

“Puttana del cazzo!”

“Lorenzo!?” Non mi ha mai parlato in questo modo. Sta parlando con me come se fossi un pezzo di carne e non il suo migliore amico. Lo guardo mentre mi solleva, la mia espressione spaventata sembra eccitarlo di più.

“Prendi il mio cazzo, puttana schifosa.” Rallenta e fa scivolare lentamente il suo cazzo fuori dal culo lasciando dentro solo la cappella. Mi sento in paradiso, ma devo fermarlo.

“Non venirmi dentro Lorenzo. Ti prego, almeno quello!”

“Certo Piero, tutto quello che vuoi!” Invece mi prende i fianchi con forza con entrambe le mani e lo ficca dentro fino alle palle. Spinge ancora una volta e, contro la mia volontà, ho un orgasmo violentissimo e eiaculo sul pavimento. È la sensazione più folle di sempre. “Ecco troia, prendi la tua medicina” Lorenzo mi sta inondando il culo, cerco di staccarmi ma la sua stretta è di ferro.

“No no no no no no no!”

“SÌ! Prenditi un bel clistere di sborra! Lo adori, sei la mia puttana adesso, ti possiedo!” Lorenzo mi tiene fermo con le sue mani forti. Continua a riempirmi il culo con la sua sborra calda, che spinge ad ogni enorme schizzi, lo sento caldo e zampillante dentro di me. Continua a sborrare e sborrare, una quantità incredibile. Lo sperma mi gocciola dal culo sulle palle, lo sperma di Lorenzo. Alla fine crolla su di me, addormentato. Mi blocca col suo peso, il suo cazzo ancora duro dentro di me, per tutta la notte. So che tutto è cambiato.

Il mattino dopo mi avrebbe rassicurato, promettendo di non dirlo a nessuno. Nel suo sguardo però, ho visto il disprezzo, mi ha messo a disagio. Nel mio cuore sapevo che mentiva, che ci sarebbero state conseguenze. I fatti mi daranno ragione, ma questa è un’altra storia.